Tecnologie
Cos’è un Impianto di recupero dell'Acqua Piovana?
Circa la metà dell’acqua potabile che si usa in casa non è utilizzata per scopi potabili o per cucinare, ma per fare pulizie, ricaricare sciacquoni, irrigare orti e giardini, lavare automobili, ecc. Per tutte queste necessità si può utilizzare un’altra fonte di acqua, gratuita e preziosa: la pioggia.
In Italia la distribuzione delle precipitazioni è piuttosto ampia, salvo alcune zone particolarmente aride, e permette una notevole possibilità di utilizzo di questa risorsa con un conseguente cospicuo risparmio economico.
Nei comuni capoluogo di provincia si utilizzano circa 245 litri pro capite di acqua potabile al giorno. Non sono pochi.
Un ottimo modo per ridurre lo spreco di acqua potabile attraverso l'uso acqua piovana è la realizzazione per la propria abitazione di un Impianto di recupero delle acque piovane
Un ottimo modo per ridurre lo spreco di acqua potabile attraverso l'uso acqua piovana è la realizzazione per la propria abitazione di un Impianto di recupero delle acque piovane, o meteoriche.
Come è fatto un sistema di recupero delle acque piovane
Esistono essenzialmente 2 tipologie di impianto: per uso irriguo o per uso domestico. Spesso anche integrati.
In generale, comunque, un impianto per raccolta ed utilizzo di acqua piovana è costituito essenzialmente da:
- Filtro: necessario a trattenere i residui solidi dalle acque raccolte. A seconda dei sistemi, se ne dispongono diversi in vari punti e per gradi di filtraggio
- Serbatoio: generalmente interrato o, comunque, in una posizione ribassata rispetto alla superficie di raccolta. Laddove non fosse possibile scavare a fondo, si possono installare serbatoi schiacciati o più serbatoi collegati in parallelo. La capienza va dai 1000 ai 10.000 litri, in base alle esigenze
- Impianto di aspirazione: formato dal filtro di aspirazione e dalla pompa che muove l’acqua all’interno della rete di distribuzione
- Sistema di distribuzione: è costituito dalle tubazioni che portano l’acqua alle utenze. È fondamentale che i tubi utilizzati siano marcati in modo evidente per evitare contaminazioni ed un utilizzo scorretto di acqua non potabile e non purificata microbiologicamente
- Centralina elettronica: è necessaria per gestire i sensori di livello, la pompa, le valvole e tutti i componenti elettrici che fanno funzionare l’impianto
Dimensionamento e caratteristiche dell’impianto
Il dimensionamento dell’impianto di recupero delle acque piovane è un passaggio fondamentale che deve esser valutato da professionisti esperti del settore. Per una corretta valutazione si dovranno prendere in considerazione diversi parametri, come:
- la piovosità dell’area;
- la superficie di raccolta;
- il materiale da cui è composta la superficie;
- il fabbisogno idrico dell’abitazione.
È importante, comunque, che sia presente il doppio impianto, ovvero quello di raccolta dell'acqua meteorica e quello della rete idrica tradizionale, necessario sia per avere acqua nei periodi di siccità, sia per avere sempre a disposizione acqua potabile.
Come detto, infatti, per evitare contaminazione a causa di acqua non trattata, i tubi devono essere chiaramente marcati e sui rubinetti che la erogano deve essere presente un’evidente segnaletica di non potabilità dell’acqua.
Sarebbe anche possibile potabilizzare l’acqua raccolta attraverso l’uso di diversi filtri (carbone, roccia) e composti chimici come iodio e cloro, ma sarebbe sconveniente economicamente ed il sistema non garantirebbe comunque una potabilità regolare, al contrario dell’acquedotto, che viene controllato costantemente.
L’Acqua è un bene prezioso
La legge 244/2007, all’articolo 1, comma 288 dice che, oltre alla certificazione energetica, per ottenere il permesso di costruire siano necessarie anche delle caratteristiche dell’edificio “finalizzate al risparmio idrico e al reimpiego delle acque meteoriche”. Questo è un segnale importante del fatto che anche le istituzioni si rendano conto che l’acqua è un bene prezioso.
È, comunque, importante per tutti imparare a gestire l’acqua domestica in modo consapevole ed ecologicamente compatibile.
Alcuni esempi di corretta gestione sono:
- non aprire completamente i rubinetti (esistono anche rubinetti a scatti);
- preferire una doccia breve alla vasca da bagno, avendo l’accortezza di chiudere l’acqua quando non serve (es mentre ci si insapona);
- utilizzare cassette wc a doppio tasto;
- razionalizzare i tempi di irrigazione;
- usare elettrodomestici a basso consumo di acqua ed energia.